Sicuramente quella di non capire nulla è a mia caratteristica predominante...ma non sono sicura di avere inteso il senso ultimo della lettera. La signora con due lauree e il bel sedere, si lamenta che nel comune scambio interazionale con persone di sesso opposto, la seconda sua virtù pesa più della prima? E allora? Questo è un problema che presto di risolverà da solo. Basta attendere e anche il più valoroso dei fondoschiena, cede al trascorrere inesorabile del tempo.
Per quanto riguarda la questione della sovraesposizione di muliebri bellezze sui media...putroppo credo che ben altri siano i problemi rilevanti per la nostra stampa. Un sistema informativo tra i più poveri in Europa...non credo migliorerebbe solo eliminando le veline/letterine/farfalline da prima pagina. Servirebbe un intervento molto più radicale. E sostanziale.
E non bisogna dire che la signora ha il ciclo...va bene, allora non lo dirò.
Ma insomma, basta recriminare contro gli uomini, definiti stupidi, infantili e puerili. Hai un bel culo? Ringrazia il cielo e vai oltre...
pienamente d'accordo con rossanaturale
facile scrivere di avere un bel culo...tra il dire e il far vedere....e come direbbe vecchioni....
sinceramente non capisco qual è il problema.
non ho proprio focalizzato questa polemica e non ho proprio capito questa signora ( col bel culo..) dove volesse andare a parare...
una cosa non esclude l'altra, anzi, molte altre, si puo' essere Donne e Femmine allo stesso tempo, non vedo una sola ragione per cui le donne in carriera debbano rinunciare alla loro femminilità ( ma chi glielo chiede poi?), perchè parliamoci chiaro, chi rinuncia alla carriera e resta a casa a fare la moglie e la madre a trent'anni molto spesso è da buttare, abbrutita dalle gravidanze, dalle notti in bianco a cullare marmocchi e da tutte le responsabilità e dalla fatica che l'essere madre, e moglie, comporta, chi invece sceglie di fare ambedue le cose e fa combaciare carriera e vita privata deve rinunciare ad essere donna per la paura che le si guardi prima il culo e solo dopo quello che ha in testa. in ogni caso è SEMPRE la donna a dover rinunciare a qualcosa o a rinnegare una parte di se stessa, io francamente questo lo trovo raccapricciante. solo in questa epoca buffa si vedono donne che si vergognano delle loro qualità fisiche, tempo fa leggevo su un forum di una che in ufficio si copre il decolletè, roba da pazzi, come se mostrare una cosa bella di sè stesse sia indice di poca serietà.
penso che anche all'architetto della lettera faccia piacere sentirsi desiderata dal suo uomo se ce l'ha, e, se è una bella donna come si descrive piacerà anche a lei sentirsi "oggetto" del desiderio maschile.
quello che pochi hanno il coraggio di dire è che a molte donne fa comodo un certo trend, ci sono studentesse universitarie che si prostituiscono, installano web cam ai loro piccì per farsi vedere nude, e lo fanno per guadagnare soldi che non serviranno per gli studi ( che sono generosamente offerti da papà e mamma ignari ), ma per il capo firmato e la borsetta griffata.
non è discriminante questo ? oppure non fa forse parte della "libera scelta" di come gestire sè stesse e il proprio corpo nello stesso modo in cui si sceglie di fare la velina o di concedersi al potente di turno per sistemarsi tutta la vita? se le ragazze imitano la canalis sono stupide ma se si prostituiscono sono poverette da comprendere ma comunque da rispettare in quanto vendere il proprio corpo è una scelta fatta in autonomia ? anche la canalis ha scelto in autonomia, non penso che qualcuno le abbia puntato un mitra costringendola a spogliarsi per vendere un prodotto ( che poi, il fatto che anche per pubblicizzare un dentrificio si usi il corpo delle donne, meglio se seminudo sia una cosa aberrante è fuori discussione...).
piu' o meno da quando esiste la televisione, cioè da una cinquantina d'anni la donna ha subito diverse evoluzioni, dalla pubblicità della pasta, al detersivo per la lavatrice e a tutti i prodotti di uso prettamente femminile ( la vedevamo anche noi piccoli su 'carosello'), piano piano si è "emancipata", troppo e male, secondo me, la top manager, quella che come l'uomo denim non deve chiedere mai, niente matrimonio, niente figli perchè fanno ingrassare.
e gli anni '90, quelli di 'non è la rai'? nessuno si scandalizzava o apriva trattati su un uomo attempato che sceglieva di far lavorare solo ragazzine minorenni spesso previo passaggio nel suo letto, quelle ragazzine erano anche peggio delle veline dei nostri tempi, almeno queste sono maggiorenni e in grado di decidere cosa è meglio per loro.
nessuno si azzarderebbe di dare della poco seria a sophia loren, per esempio, che ha sposato uno che poteva essere suo padre, e "casualmente" era anche un produttore cinematografico.
e poi voglio dire, da chi dovrebbero prendere esempio queste ragazze se sono le stesse madri che se le vendono ai concorsi di bellezza e non battono ciglio quando le vedono letteralmente morire di anoressia mentre sfilano su una passerella di alta moda?
sui giornali mi preoccupano di più i giornalisti a 90° ...
anche senza puntare alla prostituzione 'volontaria', per cui bisogna essere un pò 'portate' credo, quante sono le studentesse cubiste? queste sono un pò di più, e nessuno si scandalizza per questo.
che poi gli uomini guardino il culo, ma allora come fa una donna a sapere se uno è gay? deve per forza portarselo a letto? o si chiama l'amica esperta per controllare?
che poi a volte si preferisca limitarsi al fisico, magari è anche perché non è mica sufficiente che una c'abbia le lauree per trovare in qualche modo piacevole o interessante parlarci. invece stare lì
a fissare il culo è indipendente dall'affinità.
inoltre è molto più frequente nelle donne che nei maschi lo stare lì a fare il gioco dei ruoli e vedere se ci prova o no, se è un porco o no, etc...
gli italiani che decidono e che hanno accesso al consumo evidentemente sono ancora soprattutto maschi e non eccessivamente pensanti, perciò sono conitnuamente titillati da tette e culi, e questo mi pare spieghi tutto
mi sembra che gli inglesi occhessoio c'abbiano preso IN PIENO sulla condizione PESSIMA della donna nel nostro paese, c'e' poco da fare le snob, informatevi su quanti asili nido saranno disponibili per quando avrete i figli se volete continuare a lavorare per essere economicamente autonome (e accedere al consumo) invece di dare consigli stronzi alla bilaureata col bel culo
@Doraemon:
In quanto capostipite di coloro che hanno dato consigli stronzi alla bilaureata, sento il dovere di specificare:
1) il fatto che gli italiani che hanno accesso al consumo siamo prevalentemente 'maschi non pensanti' è un'affermazione priva di qualunque riscontro oggettivo. Forse dipende anche dal tipo di 'consumo', o no?
2) La condizione della donna nel nostro paese non è peggiore ne migliore di quella delle donne della maggiorparte del mondo occidentale. I problemi che incontra chi deve accudire un figlio sono molteplici. Poche strutture, asili cari, lavoro precario etc...ma maggior parte dei quali non sono necessariamente problemi tipicamente femminili.
Inotre permettimi di farti notare che, più delle veline seminude, sono deleterie alla condizione femminile le mentalità come la tua, che relegano le problematiche dell'accudimento dei bambini, interamente alla donna. Non ci sono asili? Allora iniziamo a favorire i congedi dal lavoro per 'paternità', tanto per fare un esempio...
3) Il fatto che le donne ambiscano al lavoro e all'indipendenza economica per accedere al consumo, è una castroneria che non può essere nemmeno argomentata ulteriormente.
Quindi prima di venire a grondare retorica sulla "PESSIMA" condizione della donna, è vivamente consigliato rinascere donne (o almeno guardarsi intorno con più attenzione, scrostandosi di dosso quel sottile substrato di maschilismo, che forse non si vede ma di cui ancora si sente la puzza...).
Altrimenti ognuno parli per sè e buonanotte.
Il fatto che il maschilismo sia diffuso nella nostra società o che siano proprio le donne, allevando i figli in modo discriminatorio o cedendo all'imperante sfoggio di se' della vetrina italica, a fare che nulla cambi, non deve certo essere una giustificazione. Siamo d'accordo che il giudizio è influenzato dall'estetica, io sicuramente a pari competenze sembro meno intelligente di una taglia 40. Ma devo dire che dovendo proprio discutere con un uomo, a pari competenze trovo più piacevole quello coi capelli. L'inconscio è quel che è. La cosa grave è confondere l'essere con l'apparire (o la forma col contenuto), ma soprattutto il fatto che sia permesso mettere un presentatore brutto (e cretino) in mezzo a due coscione. O tutti belli o niente. La donna ha il dovere di bellezza e l'uomo solo quello di spocchia.
Vorrei lanciare ora un appello alle donne: siete voi che potete cambiare le cose. Il maschilismo è una debolezza, non una forza. Siate sicure di voi, e se lui vi guarda le tette invece di portarvi rispetto, usatele come un'arma aggressiva. Sbattegliele in faccia, spaventateli. Vi guardano il sedere? Non arrabbiatevi, non sentitevi in colpa. Dite, semplicemente: la prossima volta le porto una foto, cosi' se lo guarada prima a casa e una volta insieme possiamo lavorare seriamente. Un altro trucco è evitare il "tu" italiano, quello micione-micione siamo tutti amici che fai stasera la pratica non l'ho vista. Siate delle Signore. Non date confidenza, parlate forbito e fate sentire che siete voi le piu' forti, e che, belle o intelligenti, mamme o sexy che siate, non avete conti da rendere a nessuno.
Rifiutatevi di essere vittime del sistema. Disprezzatelo dall'alto del tacco 12.
quoto e sottoscrivo Rossa...
la donna, wonder, non ha nessun dovere, perlomeno non ne ha nessuno in piu' da assolvere, almeno dal punto di vista morale, di quanti ne debba ( possa ) avere un uomo.
e quello che dovrebbe far riflettere, piu' delle lauree e dei bei culi è che oggi come mille anni fa quando si vuole insultare una donna lo si fa con l'aggettivo piu' vecchio ed odioso del mondo, in questo senso quindi, quello del Rispetto, la nostra società non ha fatto un solo passo avanti.
Io la adoro Wondercozza.
@@e quello che dovrebbe far riflettere, piu' delle lauree e dei bei culi è che oggi come mille anni fa quando si vuole insultare una donna lo si fa con l'aggettivo piu' vecchio ed odioso del mondo, in questo senso quindi, quello del Rispetto, la nostra società non ha fatto un solo passo avanti.
Postato da Cristina - Giovedì 19 Luglio 2007 alle 12:31
Devo contraddirti Cristina.
Anni fa',dare del "frocio" ad un uomo,specialmente da una donna,era una tragedia.
oggi e' un vanto...
la donna ,e' un gradino al disopra dei maschi,ma SPESSO, non sa imporsi.
invece di pretendere, aspetta le varie concessioni maschili.
In alcuni settori "vedi politica"raggiunto l'obbiettivo,si maschilizza,si comporta come loro.
La donna in tutti i campi dimostra di essere all'altezza.
Per imporsi,deve alzare di parecchi toni la voce.
@antonio:
e chi te lo ha detto che 'frocio' sia un vanto per chi lo riceve?
io trovo che sia un aggettivo volgarissimo e squallidissimo, al pari di quelli che si usano per insultare le donne.
@ rossa,
ho esagerato definendo stronzate le tue considerazioni sulla specola (che tra l'altro l'altra sera era linda e pinta felicemente in posa nella grande scatola magica tanto aborrita) sono stata sgarbata però almeno ho dato una chiave di lettura dell'impazzo nel nostro Paese di pubblicità che usano il corpo femminile per vendere prodotti.
Ovvero una prevalenza nel potere d'acquisto maschile e un livello culturale modesto di tale maschio target pubblicitario e tale prevalenza sempre secondo me e' dovuta al fatto che in ITALIA le donne lavoratrici sono poche. A dispetto di quelle migliaia che ci ammicano dai cartelloni e dalle pubblicità sulle quali non ho dato alcun giudizio, ognuno mette a frutto le proprie qualità come gli pare.
1) su quali statistiche ti basi per contestare la prevalenza del maschio nel potere d'acquisto assoluto? citamene UNA e mi togliero' tanto di cappello e pure la parrucca
2) la condizione della donna in Italia... non vedi differenze sostanziali con l'europa... ? ops! ho 40 anni tre figli lavoro, il solito doppio lavoro, fuori e dentro casa, mio marito mi aiuta pulisce stira lava stende e a volte quando sono tanto stanca cucina e non lo fa contento (nemmeno io del resto), è un complemento, un aiuto appunto e dovrebbe essere un fatto acquisito che anche l'uomo si occupi di casa e figli, quante donnemadrilavoratrici conosci i cui compagnimaritipadri si prestano alle faccende domestiche e sono perfettamente interscambiabili sia in casa che con i figli? tantissimi scommetto dato il tuo ottimismo. e poi non ti risulta che la donna percepisca stipendio inferiore all'uomo a parità di mansioni e responsabilità? non ti risulta che la donna lavoratrice IN ITALIA debba valutare molto bene quando e soprattuto SE rimanere incinta a seconda del tipo di contratto che e' riuscita a strappare? non ti risulta che la donna IN ITALIA non raggiunga a parità di preparazione e capacità le cariche dirigenziali che raggiunge un uomo? non ti risulta che in parlamento ci sia una percentuale di donne irrisoria (16% circa)? non ti risulta che le donne debbano IN ITALIA molto più che in altri paesi, scegliere tra fare figli e lavorare? Non ti risulta che l'ITALIA sia tra i paesi con la più bassa natalità mondiale? No? allora informati.
2bis) non ci sono gli asili allora iniziamo a favorire... (chi? te io la befana? ) Non ci sono asili punto. Non ci sono servizi che aiutino le donne nel loro eventuale doppio lavoro. E' UN FATTO. no asili no lavoro, oppure no stipendio adeguato perché piu' della metà se ne va in asilo privato, no potere d'acquisto, no autonomia, quindi disparità economica e tutto quello che ne consegue.
3) eh? le donne non ambiscono al consumo? giochiamo con le parole? Allora diciamo che siamo tutte noglobal anticonsumiste e desideriamo solo essere autonome e autonomamente comprare quel che ci pare, ce lo aspettiamo di poter spendere soldi nostri per cavoli nostri senza chiederli a qualcuno, lo pretendiamo? ma si' dai...
sono problemi prettamente italici. All'estero le donne in carriera (la maggioranza) sono tutte di aspetto gradevole, ma la cosa principale è che non danno alla bellezza un' importanza abnorme. In italia è l'esatto contrario
1) perchè a differenza di una certa immagine cinematografica, le donne italiane di una certa bellezza si contano sulle dita di una mano (e questo indipendentemente dalla costituzione di tipo mediterraneo che prevale in Italia
e che è agli antipodi rispetto al tipo di bellezza imperante oggi giorno
2) perchè esiste la cultura che una donna bella debba automaticamente puntare ad un buon matrimonio, concetto che oggi è stato apparentemente sostituito con l'apparire in tv, ma che invece è solo un mezzo per fare "ottime" conoscenze maschili.
A Tutto questo aggiungerei che per una forma di ipocrisia totalmente italiche (per non apparire delle sfigate) molte nostre connnazionali non ammettono le fregature ed i fallimenti continui a cui vanno incontro e nonostante si propongano in un certo modo, cosa che non fa altro che alimentare il mito che se si è decentemente carucce e disponibili fioccano proposte da destra e manca.
Per quanto mi riguarda conosco ragazze bellissime che non aspirano a fare le veline, ne a fare un "buon Matrimonio". Nel nostro paese sono considerate strane,alcune sono lesbiche, altre lo
diventano per esasperazione
E poi vi lamentate che gli italiani preferiscono le ucraine!
anche noi lesbicone dall'aspetto da Top model le preferiamo a voi
bye bye italianucce da 4 soldi e sappiate che i vostri culoni non interessano a nessuno (a parte i muratori che lavorano nel cantiere di Mila Spicola)
p.s. e non continuate a rendervi ridicole presentandovi ai colloqui di lavoro vestite come dei Trans, perchè quello è il primo motivo per cui vi scartano.
@ P.S. "gli italiani preferiscono le ucraine"
... si anche le brasiliane le spagnole le francesi,
quando in patria non acchiappano di solito emigrano e poi dicono quelle si che son donne ... non le italiane tutte stronze ,viziate , chi si credono d'essere
di solito son poveri sfigati che qui non caga nessuno...
proprio come te
no, ti assicuro che le scelgono e se ne innamorano perdutamente e si tratta di quegli imprenditori e professionisti che voi tanto vi affannate a conquistare : con diete, palestre, plastiche e puttanaggine, tutte cose che non vi portano proprio da nessuna parte, perchè VI MANCA L'ANIMA
perchè vorresti negare quello che dico?
non è forse vero che in Italia, specie in alcune regioni del sud, la LAUREA viene considerata parte del corredo di un futuro (ed improbabile) matrimonio , se non addirittura il sostituto stesso del corredo? poi vi lamentate che gli uomini vi odiano! ma come si dovrebbe sentire un ragazzo laureato che aspira che so a diventare avvocato e si trova accalcato da una serie di ochette che poi, appena partorito il primo figlio, abbandonano la professione? intanto, quel povero ragazzo si è visto privato della possibilità di fare una pratica legale proficua (a causa della calca) per non contare l'affollamento all'esame di avvocato che costa la bocciatura di tanti bravissimi ragazzi..come anche ALCUNE ragazze che esulano da questi schemi (ma in Italia sono davvero poche)
ti stai arrampicando sugli specchi.
questo povero succube attorniato da ochette al posto di seguire l'uccello , ha solo da andare a fare pratica ,
non ho mai sentito parlare di sequestro a scopo matrimonio di un povero inerme avvocaticchio.
p.s. spero che scherzi ...
ed ho parlato di professione, libera, con possibilità di notevoli guadagni futuri, che è una tua scelta continuare a fare o no e nessuno te lo impedisce perchè hai avuto un figlio!
E mi fanno ridere quelle che si Fanno "molestare" per anni dal titolare dello studio dove fanno pratica e poi finiscono con lo sposare il co.co.co del palazzo di fronte. Ma, ovviamente hanno sposato il libero professionista, con tanto di partita IVA e non il ripiego all'avvocato , al commercialista ed all'architetto, che spesso continua ad essere l'amante!
ed ora ditemi: in quale altra Nazione accadono cose tanto DISGUSTOSE?
ma come si dovrebbe sentire un ragazzo laureato che aspira che so a diventare avvocato e si trova accalcato da una serie di ochette che poi, appena partorito il primo figlio, abbandonano la professione?
ahahah ma dove uazzo sta scritto che il giovane ragazzo laureato che aspira [..] deve necessariamente cedere alle "lusinghe" delle ochette???
se ci sta, in quanto arrapato, poi non deve perlomeno lamentarsi...
ma hai capito quello che sto dicendo?
ah vabbè è la classica manovra italiota di dare dello sfigato a qualcuno al quale non si è in grado di controbattere o a qualcuno il cui stile di vita esula dal modello importato dalle proprie mamme di PUTTANAGGINE allo stato puro
p.s. continuate così
accalcato significa che le donne creano Calca= AFFOLLAMENTO che impedisce di essere seguiti dal dominus ( l'avvocato presso il quale si fa la pratica)
vabbè si vede che siete tutti telefonisti dei call center e non vi intendete di libere professioni
no tu non sei sfigata
sei arrogante e leggermente fanè
nonchè insultante
dubito che tu sia donna , difendi troppo gli uomini, anche se facendolo li fai passare per cretini
sembri quelle mamme vecchiarelle il cui bimbo di 45 anni è stato traviato da una donnaccia (a parer suo ...)
la sola libera professione che frequenti e' quella che opera nella circonvallazione dopo il tramonto
ombloggari, domanda generale a tutti voi...
anche a voi capita di essere attorniati da ochette assatanate che si accalcano vogliose non permettendovi di trovare la vostra strada nell'estatico mondo...??? se si, avvisatemi...
invece sono proprio donna, bellissima e con una carriera conquistata senza farmi mettere nemmeno un dito adddosso!
p.s. ti rinnovo la domanda: vorresti negare quello che sto dicendo?
non te l'ho chiesto se sei bella
nè se sei ricca
non me ne pò fregà de meno della tua autoreferenzialità.
mi interessa solo chi cazzo ti credi d'essere a venire a spander merda e insultare
il mondo è pieno di belle donne incarriera ed integerrime
sicuramente però più serene di te .
Certo che quando litigano due donne
bellissime,un maschietto a chi puo' dar ragione
ma si,a tutt'e due.
Su via,la donna donna sa' quello che vuole.
e' lei a decidere.
uffa, non ho mai incontrato un praticante avvocato in carriera... devo rimediare...
@drizzt: se p.s. e' donna io sono capitan harlok
E se è donna, avvocata di successo e bellissima io sono Candy Candy.
tonii & Pino adesso mi avete messo in crisi...,
non so se devo sperare che p.s. sia unagnoccapazzescaavvocato, ecc, ecc..., oppure sperare di no ed incontrare due personaggi mitici...(riuffa...)
io resto qui a disposizione
al timone della yamato...
ehmmm scusi dott.capitano harlock, temo che lei abbia sbagliato nave, la sua è quella parcheggiata a fianco, la arcadia...
Argh! Non si può confondere Capitan Harlock con Star Blazer! Perdiana, mi viene da piangere; vado a farmi consolare da Terence.
chiedo venia e a mo' di scusa recito:
"Io vago per i confini dello spazio...
La gente mi chiama Capitan Harlock...
Il Black Jack è issato sulla mia nave, e con questa bandiera che sventola tra le stelle io vivo in libertà. L'universo è la mia casa...
La voce sommessa di questo mare infinito mi invoca, e mi invita a vivere senza catene...
La mia bandiera è un simbolo di libertà".
per ringraziare l'amico harlock di essere qui tra noi, ultimo anarchico baluardo della terra:
Capitan Harlock
Ho una missione da compiere
L’Universo mi aspetta:
al timone dell’Arcadia
una lacrima,
una sola,
mi scivola sulla cicatrice
che mi ha partorito
Ma ho lacrime
che hanno visto la morte
di amici e nemici
in egual numero
E ricordo ognuno di loro
Il timone,
per quanto difficile da tenere,
non cambierà la rotta
Ho nell’anima tutti coloro
che mi hanno accompagnato
ai limiti dei Sette Cieli;
da ognuno di loro
ho imparato a muover guerra
e a difendere la libertà
Se guardo al tempo passato,
Maya, posso dire
di non aver perso il momento giusto:
solo le illusioni le farfalle e le aurore
sono state sbaragliate
ma non tutte, ma non tutte…
Ho una missione da compiere
Ed è per questo che non arretrerò
di fronte alle paure
che cadono nell’Infinito davanti a me
Mi chiamano...
Mi chiamano Capitan Harlock
appunto, il mondo è pieno di donne integerrime e bellissime (ma L'italia è un'eccezione) e lo dimostri tu che non hai capito un cazzo di tutto quello che ho detto. Cominciando dal concetto di calca, con cui intendevo dire che la maggioranza
delle laureate italiane aspira ad impalmare il professionista di turno, e non a cominciare una carriera e la dimostrazione è che appena partoriscono si ritirano spontaneamente, dalla libera professione. Se fossero tutte realmente intenzionate, non si porrebbe nemmeno il problema dell'affollamento, ma purtroppo le cose vanno molto diversamente.
E' un dato di fatto e se lo neghi dimostri di avere una mentalità omertosa, tipica dell'italiana media
si in effetti non avevo proprio capito cosa intendevi (non sono la sola mi sembra)
questo in realtà è un problema per te, non per me: se ti fai capire a sto modo in un aula di tribunale la tua carriera di successo,per ora solo prevista essendo ancora praticante,potrebbe avere degli intoppi.
spero per la gioia e la serenità delle tue colleghe ,che tu sia all'estero e non in italia .
ci mancherebbe ancora che ad una donna non fosse permesso di studiare e seguire come e quanto vuole una carriera indipendentemente dall'esito che possa avere : non sono affari tuoi come gestisce la sua vita una donna .
ma ovviamente tu la preferiresti a casa a fare calzette e a cucinare in modo da non occupare spazi nei quali vorresti stare comodo tu.
La conversazione è degenerata ...
:-)
si rossanaturale , chiedo venia è colpa mia
mi sono dimenticata di non dar da mangiare ai troll...
Nessuno ha capito che p.s. è donna ma zitella? La "calca" è la concorrenza delle ochette che le impediscono di sposare un libero professionista di successo.
Insomma tutta 'sta bellezza e professionalità, se le dà in fronte :)
Meno male che so' cozza e inetta, almeno rimorchio.