"così magari si rende conto che domenica andare lì e mettere una crocetta su una lista "per Veltroni" vuol dire dare consenso a un sistema che permette a Penati di restare lì"
Concordo.
Ora aspettiamo il primo che arriva a dire che non si può dare sempre la colpa al sistema...ma cosa sarà mai poi questo sistema...mah...!
Cazzo lorenzo sei incredibile! Sei il primo commento e già te la prendi con chi verrà...
guarda che farai un infarto.
Ridi ogni tanto... su!
Bravo Alberto!
L'infarto spero venga a Fassino guardando i risultati dell'affluenza alle primarie...
Già rido, in effetti.
Bravo Alberto!
Lorenzo, non gli verrà nessun infarto. Stavolta sono stati bravi, hanno già un milione di voti belli che pronti. E a sentire la Bindi ci sta che se ne procurino a modo loro altri, che problema c'è?
Dubbio che ho da un po' di tempo. Premetto: senza polemica, è una semplice mia curiosità, da internet user e possessore di un suo spazio sul web (anche se senza commenti).
quello che non mi spiego, in merito ai numeri almeno, è come è possibilce che con 23.000 e passa visite giornaliere, i commenti siano sempre e solo delle stesse persone. Senza polemica. Gli altri che fanno? guardano e van via? tacciono per paura di dir la loro? Ma paura di cosa?
Mi viene difficile pensare che se qui intervengono sempre mediamente, guardando i nick, un centinaio di persone, tutti gli altri 22.800 stiano zitti. lo dico senza polemica, ma è da un po' che melo chiedo.
Scusate per l'eventuale OT, e grazie a chiunque avrà voglia di rispondermi.
Achab: ma è ovvio! Bariamo. Sono numeri farrlocchi. Io e Rotafixa facciamo girare a mano la ruota del contatore di accessi, come quando si vendono le auto usate. E anche noi lo facciamo sempre senza alcuna polemica. Vedi?
Achab io penso di avere una risposta:
questo non è il blog di Grillo.
Non si mette un commento a cazzo senza tornare a vedere le risposte.
E' evidente entrando nel sito che si sviluppano discussioni sugli argomenti, non si lasciano singole impressioni, e difficilmente uno si mette in mezzo vedendo che le persone già si conoscono e parlano anche di discorsi passati.
Io ho frequentato il blog diverso tempo prima di scriverci. Invio a qualche amico i link di articoli interessanti, o più semplicemente dei miei, e questi abitualmente leggono il blog, ma non intervengono.
Inoltre la maggior parte di chi scrive qui dentro è, a modo suo, piuttosto preparata. Ergo difficilmente si interviene se si è lettori occasionali.
Comunque se vedi ogni giorno c'è qualche perfetto sconosciuto che scrive, generalmente insulta.
Alberto, calma. Ho fatto una domanda. Non ho accusato nessuno di alcunché. Mi pare una domanda legittima oltretutto, e che in tanti potrebbero porsi. Perché rispondere con sarcasmo, dando per scontato che si cerchi solo la polemica fine a se stessa, ogni volta che ci si chiedono cose di questo tipo. Capisco gli screzi che ci sono stati e tutto, ma queste è una domanda che mi pongo. Non sto assolutamente insinuando (perché dò per scontato che non sia così) che tu falsi il numero degli accessi. E' una domanda che mi pongo anche per molti altri blog. Però ne vedo anche altri, con molti più commenti di diverse persone, che nel contatore hanno magari 1000 visitatori al giorno. Tutto qui.
o più semplicemente biraghi bara cosicchè tu possa insinuare sospetti senza per questo essere polemico.
Comunque io mi chiederei semmai come mai solo 23 mila considerando gli ingressi che si dice abbia grillo.
Fai comunque un raffronto coi mille commenti al giorno di Grillo, fai le proporzioni e risponditi.
achab, ma sei ancora convinto che la gggente partecipi? Il massimo che si può vedere è il vaffa-day, dove "partecipare" significa stare su una piazza e al massimo fare la fatica di mettere una firma su una proposta di legge che non hanno anche letto.
complimenti per le visite!!
Carolina
Ecco prefe, ho capito. Ma, per esempio, quante visite fa al giorno il blog di Grillo, visto che OMB, grazie alla segnalazione sul blog di Grillo, è passato da 10.000 a 23.000 e passa, cioè ha più che raddoppiato il numero di visite?
Questo appunto significa che basta un "clic" per venrie "contati", anche se poi uno non interviene e non legge niente?
E poi, comunque, è abbastanza inquietante questo fenomeno per cui nei blog, la stragrande maggioranza guarda, come dire, sbircia, ma non interviene. Cioè praticamente tutti. Come se il blog, in quanto blog (oppure solo un certo tipo di blog) incutessero un timore reverenziale nel lettore. Paura di dire cose ovvie, di venire insultati, o più semplicemente niente da dire. Significa che se un blog fa 20.000 visite al giorno, e intervengono di queste 20.000 solo poche centinaia, gli altri si bloccano. Leggono, come dire, nell'ombra. A me fa un po paura sta cosa. Non so, voi che dite? Un blog in quanto tale, dovrebbe nascere per far intervenire. Però poi la maggior parte interviene per insultare o insultarsi o non interviene proprio. Ma allora c'è qualcosa che non va nel modello partecipativo proposto da un blog. E non è proprio beppe grillo a dire che il blog, il web sono il massimo della democrazia?
Ripeto: sono domande che mi pongo da tempo, ma a cui non ho assolutamente una risposta.
achab, personalmente ritengo che la maggior parte della gente non abbia un benemerito cazzo da dire di interessante!
Ritengo anche che se ne renda pienamente conto da sola e a volte anche per questo motivo tace. Questo non è un male, in un blog si può intervenire ma non è necessario, può risultare comunque molto interessante la sola lettura.
Io il blog di Grillo lo leggo ma mai e poi mai interverrei nelle sterili discussioni. Leggo molti blog in cui non scrivo...lo ritengo normale, non ci vedo molto di strano...
"Ma allora c'è qualcosa che non va nel modello partecipativo proposto da un blog"
No! In un blog chiunque vuole PUO' intervenire. Questo non accade in nessun altro ambito...
Velo dico io perche' la gente non lascia commenti: perche' la gente e' "anti-politica" (nel senso che non conosce e non e' interessata alla politica) , mentre voi su OMB fate politica :o)
Tutti vogliono cambiare le cose in Italia ma piu' di "Vaffan*** ci avete rotto i co*** " non sanno che dire o fare.
O sbaglio ?
"No! In un blog chiunque vuole PUO' intervenire. Questo non accade in nessun altro ambito..."
Direi che questa frase è quantomeno opinabile.
E se l'intervento si riduce a un insulto? a un OT? E dove cominica l'OT, quando è OT?
I blog iniziano sempre come "aperti", poi via via sono costretti a introdurre riduzioni, moderazioni e così via, fino a "bannare". Mi pare che anche qui sia stato così.
Oltretutto, se non "moderi" sei costretto a fare i conti con discussioni il cui livello crolla verticalmente, fino al fallimento. Se "moderi" con criterio lo fai? Qui si entra in una serie pericolosa di distinguo. E si finisce per dire che lo si fa con scelta indiscutibile e personale. Quindi legittima, ma non certo democratica.
Quindi insomma, dov'è la presunta democrazia del web di cui parla Grillo? Nei commenti totalmente liberi che finiscono per uccidere la discussione, scadendo nell'insulto violento, protetto dall'anonimato del nick, o in quelli moderati arbitrariamente, e quindi non democraticamente, per definizione?
Achab il tuo discorso non regge.
Nei blog c'è libertà di espressione. Interventi che si riducono a insulti ce ne sono sempre ma amen! L'OT comincia un po' dove ti pare ma generalmente non viene rimosso. La censura per quel che riguarda OMB è quando uno proprio rompe i coglioni, per quel che ho visto. Bubbiddolo ha anche una sua rubrica per cui non parliamo di censura va... chiaro che se uno provoca il padrone del blog senza parlare del discorso ma attaccando la persona se le cerca...
Come dice pacman in questo blog ad esempio non si parla di patatine e vaffanculi generici, bisogna avere un minimo di conoscenze per interessarsi a discorsi, ad esempio, di organicità ai partiti di questo o quell'altro scrittore, per cui difficilmente il discorso scade troppo. Poi c'è qualcuno troppo "animato" o rompipalle ma ha sempre l'opportunità di esprimersi. Tu stesso sarai stato censurato ma sto leggendo le tue opinioni che non condivido in questo momento... Se proprio caghi fuori dal boccale può capitare la censura, ma non lo vedo un male.
Il Blog è un blog! Non il contenitore delle opinioni di TUTTO il mondo... Mi sembra che faccia abbastanza il suo dovere.
"Ma allora c'è qualcosa che non va nel modello partecipativo proposto da un blog. (...) Quindi insomma, dov'è la presunta democrazia del web di cui parla Grillo?"
achab, se ancora non lo avessi capito (già te lo han detto .mau., prefe e pac man), quel qualcosa che non va lo devi cercare nelle zucche della gente, non nel modello partecipativo del blog: sono le prime, e non il secondo, a non funzionare.
Su Indymedia c'erano un sacco di disturbatori e perditempo, ma c'era anche la possibilità - per chi voleva e fosse in grado - dell'open publishing: essere tu il gionalista e far vivere una notizia che magari i media hanno distorto o seppellito. Ma bisogna averne tempo, voglia e capacità: ai passanti del web mancano generalmente uno o più di questi fattori.
Lorenzo, rispondi all'ultima domanda contenuta nel mio ultimo commento. Quale è la democrazia del web?
"Quindi insomma, dov'è la presunta democrazia del web di cui parla Grillo? Nei commenti totalmente liberi che finiscono per uccidere la discussione, scadendo nell'insulto violento, protetto dall'anonimato del nick, o in quelli moderati arbitrariamente, e quindi non democraticamente, per definizione?"
Ci sono regole che regolano qualsiasi forma di comunicazione. Anche nella discussione orale bisogna applicare delle regole (lascio parlare il mio interlocutore, ascolto, non interrompo, esprimo il mio punto di vista rispettando quello dell'altro, non entro nel personale ma mi attengo al soggetto della conversazione ...), infatti se la conversazione degenera in litigata con urla e insulti, la comunicazione s'interrompe.
Il Blog segue lo stesso principio e non e' differente.
il contatore lo giro a pedali, semmai. ma l'accostamento ai venditori di vetture usate m'indigna: oggi la ruota te la giri da solo.
Ma se è la testa della gente (e su questo sono assolutamente d'accordo con te) a non andare, allora a priori non è possibile alcuna forma di democrazia sul web. Ovvero DEVI essere anti-democratico per tenere alto il livello di un blog. Tuo malgrado.
Appunto, quindi per rispondere alla mia domanda precedente, dico la democrazia nel web non è possibile. E che quella di Grillo è una balla, affascinante, bella, tutto quel che volete, ma una balla clamorosa.
achab, scusa tanto, ma quel che uno può fare è creare le condizioni perchè sia possibile una partecipazione democratica sul web: questo è il punto. Fornire (contro)informazione permettendo alla gente d'esprimere la propria opinione. Se poi la gente, accorgendosi d'avere questa possibilità, preferisce liberamente non partecipare oppure intervenire ad insulti, e quindi il risultato è un mezzo fallimento (ripeto: mezzo, perchè per me OMB è una figata), son problemi suoi; e parlare di anti-democrazia per qualche minima forma di controllo e censura è ridicolo: persino su Indymedia - casa virtuale di centri sociali, autonomi, libertari... - venivano eliminati dalla colonna delle news i post palesemente fascisti, quelli contenenti insulti e volgarità, quelli inutili poichè già pubblicati ecc. ecc.
Non capisco dove tu voglia arrivare: se le persone fosero tutte (più o meno) egualmente capaci a leggere, scrivere, dialogare e confrontarsi, non ci sarebbe proprio nulla da dire. Invece ci stanno i passanti silenti e la raccolta differenziata. Il mondo è bello perchè è vario...
democrazia è potere dal basso. Non parola a ogni testa di culo che passa, achab!
Non confondiamo.
ti ho dato anche un'altra risposta ma conteneva paroline strane...spero appaia.
@achab: certo. Se per "democratico" intendi "chiunque può partecipare attivamente nel modo che lui o lei ritiene più opportuno" allora tutti gli strumenti in cui si vuole fare partecipazione e avere un rapporto segnale/rumore positivo sono antidemocratici.
Dal mio punto di vista ne sono perfettamente conscio, e lo dico esplicitamente da almeno dieci anni :-)
Ciao Achab,
http://www.nielsen-netratings.com/pr/pr_070926_IT.pdf
a questo link puoui trovare l'ultimo commento della Nielsen//NetRatings, una specie di Auditel dei siti Internet in Italia.
I dati risalgono ad agosto.
Questo sondaggio e' generalmente venduto (in forma piu' dettagliata) alle societa' che vogliono fare pubblicita' su Internet.
achab, ti ho risposto ma qualcosa non piaceva al sistema... Sintetizzo: devi distinguere se la democrazia nel web esiste, ovvero se è resa possibile, e se funziona. Quel che uno come Biraghi o Grillo può fare è creare le condizioni perchè sia possibile una partecipazione democratica sul web: fornendo (contro)informazione e permettendo alla gente d'esprimere la propria opinione. Se poi la gente, accorgendosi d'avere questa possibilità, preferisce liberamente non partecipare oppure intervenire ad insulti, son problemi suoi, non del blog. Punto.
Forse, achab, il problema è un altro. Cosa si intende per "democratico"? Un Paese sarebbe "democratico" ove governato dalla "pancia" di un popolo che (sia detto per pura ipotesi dottrinale) fosse ignorante, superstizioso, litigioso, ecc. ecc. ?
Oppure la democrazia sottende istruzione, rispetto, dialogo, regole di partecipazione condivise, ecc. ecc.?
Ci sono cioè dei valori che sottendono ad una democrazia. La democrazia arriva dopo (e non si esporta ne si finge). Perchè si fa presto ad uccidere la democrazia in nome della democrazia.
In questo senso un blog "moderato con moderazione" :-) può forse essere più democratico di un blog aperto.
Certo, ogni moderatore sarà democratico a modo suo, ma in internet si sommano molti modi di essere democratici e così ogni bloggatore è libero di scegliersi la democrazia che preferisce :-)))
Credo che internet sia una piazza dove tutti possono discutere, dire qualcosa di interessante, dove trovare diverse idee e stimoli di riflessione. Una piazza che può far crescere la democrazia e la partecipazione.
Però (dico una banalità, certo), internet è un mezzo e, come tutti i mezzi, può essere usato bene o male. In questo senso se sono da sostenere tutti i movimenti che difendono la libertà di internet, che ci da grandi opportunità.
Lungi da noi l'illudersi che la rete sia una panacea, La Soluzione. Invece può far bene, può far male, e va presa nelle giuste dosi. ;-)
Anch'io, che raramente commento in Onemoreblog (non sempre ne ho il tempo o la voglia), vengo qui spesso solo a leggere, perchè ci sono redazionali ed interventi interessanti. Guardo anche altri blog ma non trovo, o raramente trovo, le stesse "scosse" culturali, stimoli, approfondimenti, provocazioni, ecc. ecc. che trovo qui. Insomma le sue visite Onemoreblog se le merita tutte.
ps: mi sembra di capire che 23.243 sono le visite di ieri, sarebbe interessante avere anche il dato delle pagine viste (così si capisce più o meno se la gente si ferma ad una pagina o naviga per il sito).
"Appunto, quindi per rispondere alla mia domanda precedente, dico la democrazia nel web non è possibile"
dipende da quello che si intende per democrazia.
quando vedo dibattiti in televisione dove gente si insulta, si da addosso con la voce, le spara sempre più grosse per far valere le proprie ragioni, non è un bell'esempio di democrazia e si può solo sperare in um moderatore intelligente che riporti il dibattito a modi più civili.
d'accordo lorenzo, ma non pensi allora che non ci sia poi tutta sta differenza tra la rete e la realtà.
Più passa il tempo, più la rete sarà costretta a limitare, moderare, bannare, ecc. in una parola ad essere sempre meno democratica. Già ciò sta avvenendo. Basti pensare al protocollo di questo sito. Quando iniziai a intervenire su OMB, non c'erano regole. Intervenivi e basta. via via, sono arrivati gli insulti, lo spam, l'ot, le "provocazioni", e il disclamer è via via diventato sempre più lungo, più ricco di distinguo, fino a diventare più lungo di un post. Tanto che non è più detto che ciò che scrivi venga pubblicato: persino in quest 3d qualcuno di voi sta dicendo di aver avuto dei problemi. Ciò singifica che in futuro, ma nemmeno tra moltissimo, anche la rete diventerà come gli altri media. e questo non perchè il mondo è brutto e cattivo, ma perché se si vuole costruire informazione, qualunque essa sia, si è per forza costretti a "governarla". Avviene nella redazione dell'Unità, come su OMB, come dappertutto. L'alternativa è un blog completamente libero. Con tutto ciò che ne consegue. Nessuna delle due scelte, secondo me, può professarsi più democratica.
Perché gli insulti, nascosti sotto l'anonimo nick, deresponsabilizzano e istigano al massimo gli istinti più biechi dell'italiano medio (quello che tanto non ci metto mai la faccia). Dall'altra la moderazione, è sempre una restrizione alla libera partecipazione dal basso. qualunque moderazione è infatti una restrizione. Se chiunque può partecipare, come scriveva prefe, allora chiunque deve essere. Senza se e senza ma.
comunque mi pare una discussione stimolante. Suggerirei quasi, visto ormai l'OT spinto, di aprire, se interessa ovviamente, un post ad hoc.
quoto valentina
gerry, io dico solo che non è vero che internet è vera democrazia, rispetto alla realtà. Sono cioè in realtà, molto più simili, come precisato nel mio intervento precedente, di quanto non si pensi.
achab non siamo stati pubblicati per il filtro automatico.
Sia io che lorenzo sicuramente abbiamo usato la parola che inizia per c e finisce per ensura!
"quando vedo dibattiti in televisione dove gente si insulta, si da addosso con la voce, le spara sempre più grosse per far valere le proprie ragioni, non è un bell'esempio di democrazia e si può solo sperare in um moderatore intelligente che riporti il dibattito a modi più civili."
Appunto, valentina, questa è la realtà (non virtuale). Ora spiegami in cosa consiste la maggior demoraticità delle rete? Non funziona così come hai descitto sopra anche quella?
E' così, certo. Forse, achab, perchè internet non sta in un'altra dimensione. Magari chi lo pensa si è fatto un'overdose di internet e ha perso ogni contatto con la realtà.
Gerry, guarda che chi lo pensa è beppe grillo. Mica io.
Comunque la maggior democraticità non è di per se un assoluto. Se usi il termine "maggior" stai per forza comparando con qualcos'altro.
Maggiore della televisione?
In teoria certamente ... perchè c'è spazio per tutti (dove c'è spazio, seppur moderato, anzi ribadisco meglio se moderato) e non solo per chi il "padrone" del network televisivo chiama.
In pratica non lo so, visto che se sei un Grillo che va in televisione tutti visitano il tuo blog, se sei un Signor Rossi qualunque, invece ti ritrovi a discutere, quando va bene, con una decina di amici.
L'abbraccio mortale ed inevitabile tra altri mass media, meno democratici e partecipativi, ed internet ... finisce non dico per annullare ma per attenuare la maggior democraticità di internet, che resta così teorica.
Non si potrebbe invece fare una comparazione con il "maggior", ad es., tra internet e la rappresentanza nelle istituzioni.
Sono due cose completamente diverse. Internet, se ben usato, può servire per vedere cosa fanno quelli che Grillo ha definito "i nostri dipendenti", per incalzarli e controllarli, per comunicare con loro, ecc. ecc.
Però, sempre per ipotesi puramente dottrinale, sarebbe antidemocratico pretendere di scavalcare le regole di rappresentanza istituzionale con internet (non dico che qualcuno lo pretenda ma, a volte, mi sembra che anche qui ci sia qualcuno che si illude).
Achab... se dici che internet ha dei limiti ok, se dici che è democratico quanto le forme attuali di "consultazione" non ci siamo.
Semplicemente è oggettivamente più facile dare la propria opinione. Se non ti va un blog ce n'è un altro. Semplice.
achab, ho come l'impressione che tu abbia posto una domanda di cui conoscevi già la risposta, e se qualcuno ne dà un'altra tu la riproponi ad libitum finchè non raggiungi l'approdo alla tua tesi, già pronta.
a me piace partecipare a discussioni fertili, non sterili. quando ci sono mi ci ficco (se mi va, in genere mi va), quando non ci sono o guardo o più probabilmente passo ad altro.
il blog di grillo è pessimo (ho l'impressione che la gente ci scriva per "starci", non per contribuire) e quando mi capita di passarci, generalmente su sollecitazione altrui, ne esco quasi subito. magari faccio parte del conteggio, ma da quello che alberto ha detto centomila volte il semplice contatto su omb non fa scattare il contatore (che infatti giriamo noi a pedali).
credo che si tratti di numeri abbastanza vicini alla realtà, anche se chi passa forse dà un'occhiata e se ne va, oppure legge e non interviene.
d'altronde è così anche con i giornali, generalmente se ne scorrono i titoli e forse, poi, si legge il pezzo. se ne legge l'attacco, poi si zompetta di qui e di lì sul testo. ma di certo gli organi di informazione non vengono gestiti come i testi di studio. parimenti i blog informativi, dato che l'atteggiamento mentale si resetta automaticamente sullo "sfogliare".
comunque si tratta di onanismo, secondo me.
parlare del mezzo è sterile, parlare grazie al mezzo può essere utile, inutile, fecondo o irritante.
achab, ti chiedo di nuovo - dal momento che non mi hai risposto: dove vuoi arrivare? Vuoi smontare il lavoro di Biraghi? Vuoi distruggere Grillo? Non è che internet sia meglio o peggio della realtà, cosa ti aspetti? La gente che crea il sito è reale, la gente che vi partecipa pure! Però il dato di fatto incontestabile è che io nella realtà non ho spazio nè voce, sono uno ZERO, sono passivo rispetto ai media, al massimo posso scrivere una letterina a Repubblica per dire che non sono d'accordo col pensiero del direttore. Su internet invece girano e si diffondono controcultura e controinformazione, si dà spazio al pensiero indipendente, e si dà la possibilità ad ognuno di esprimersi liberamente. Grillo è libero di dire una cosa furba oggi ed una meno furba domani, e OMB è libero di farglielo notare; se vuole, Grillo risponderà; e noi risponderemo a nostra volta a lui e a OMB. Tutto questo, limitandosi a Repubblica, non accade.
Infine, due-parole-due sulla questione degli insulti e della copertura del nickname: continuo a non vederla tanto come un limite del modello-blog, quanto come un limite della responsabilità e della cultura di chi vi partecipa. Ma la democrazia con questo ha poco a che fare; c'entra la responsabilità individuale. Tu devi garantire libertà di espressione, ma allo stesso tempo non è antidemocratico eliminare insulti e spam: ne va della fruibilità del sito stesso.
Insomma: sono ore che ci parli del fallimento della "democrazia del web" in base agli insulti di pochi disturbatori, mentre la questione vera è la vittoria del blog e dei siti di controinformazione sui media tradizionali, grazie all'influenza di un pubblico che da spettatore passivo diviene attento, responsabile, attivo.
"Se chiunque può partecipare .... allora chiunque deve essere."
Acahb, non sono d'accordo.
Io vedo il blog come una proprieta' privata dove il padrone di casa fa la cortesia di riceverti e di offrirti la possibilta' di esprimerti. Se gli ospiti sono cortesi, va tutto bene.
Se pero' in casa si presentano dei vandali, dei cafoni (o peggio dei criminali), allora il padrone di casa deve riprendere il controllo, o la casa crolla.
La pluralita' non sta nell'ospitare anche vandali, cafoni e criminali, la pluralita' sta nel fatto che ognuno puo' costruirsi il suo blog e puo' scegliere i suoi invitati.
rotafixa, veramente, io ho posto un problema: siamo sicuri che internet (nello specifico i blog) sia davvero più democratico della realtà?
Non mi pare una discussione sterile. E nemmeno di dar per scontata la risposta. Semplicemente volevo approfondire la questione. partendo dall'affermazione fatta da prefe stamattina in cui diceva che "In un blog chiunque vuole PUO' intervenire. Questo non accade in nessun altro ambito..." Affermazione, come ho dettto, quantomeno discutibile. Ho anche precisato più sopra di non avere risposte, ma di voler porre solo domande. Se ti fa comodo pensare che sono domande preconcette, fallo. Io non lo penso. e credo anche altri che sono intervenuti.
ommadonna, mauro: sono d'accordo con te. Ma allora non venire a dirmi che è più democratico.
Non permetti di dire cosa sgradita sul tuo blog, tanto quanto non permetti di dire cosa sgradita su un giornale. o no?
achab,
riutilizzando la metafora della casa, il blog e' piu' democratico perche' permette praticamente a tutti di possederne una.
Nei media vecchi (TV, Radio, Giornali) solo i miliardari o i paraculati possono possedere una "casa".
"rotafixa, veramente, io ho posto un problema: siamo sicuri che internet (nello specifico i blog) sia davvero più democratico della realtà?"
sì!
ne siamo sicuri.
Non è paragonabile un blog a un partito, su questo non ci piove.
E' quindi la nuova frontiera della democrazia. Verissimo.
Se poi dici che ha i suoi limiti, ok li ha. Ma la realtà attuale ne ha DI PIU'!
questa è una risposta. E' vero.
ma ciò significa che è democratico possedere un blog. Nel senso che chiunque può aprirne uno. Non che un singolo blog sia democratico.
Quello che invece io volevo porre come oggetto di discussione era che spesso i blog seguono un andamento del tutto simile a quello di qualunque altro media, con sempre maggiori restrizioni ai commenti, e limitazioni varie. E che quindi considerare il blog in quanto tale come strumento più democratico, dal mio punto di vista è un'affermazione ingenua. Perchè non lo è. Lo è invece, come hai detto tu giustametne, il possederlo.
E se fosse soltanto democrazia virtuale?
"Bloggate, bloggate, gente ... che a governarvi ci pensiamo noi".
achab, scusa tanto, ma quando mai si è visto un blog che - come questo - ospita come autori di veri e propri articoli personaggi che al responsabile stesso del blog sono sconosciuti (io ho scritto e firmato di mio pugno qualche post, e non ho mai visto nè conosciuto Biraghi)? E che talvolta la pensano persino diversamente dallo stesso responsabile? Non so proprio cosa vorresti di più. Io su Repubblica o sul Corriere non trovo spazio, forse tu sì?
Solo per segnalare che proprio sul tema che è diventato oggetto del thread, la democrazia in rete, uscirà una mia riflessione sul numero 4/2007 di Libertaria che dovrebbe uscire a breve (se non è già in libreria).
"E che talvolta la pensano persino diversamente dallo stesso responsabile"
"Persino"!?
Ma non dovrebbe essere normale?
""E che talvolta la pensano persino diversamente dallo stesso responsabile"
"Persino"!?
Ma non dovrebbe essere normale?"
DOVREBBE!
Sui blog lo è.
Sui media tradizionali no.
E così ti sei risposto da solo...
O pensi che uno di sinistra possa scrivere per feltri?
forse achab c'e' rimasto male perche' alcuni dei suoi interventi non sono stati pubbicati su OMB.
"forse achab c'e' rimasto male perche' alcuni dei suoi interventi non sono stati pubbicati su OMB."
non credo
Alberto avvisa che pubblica pochetto di quel che arriva.
Io mando quotidianamente materiale, se qualcosa esce bene...se no amen! E' già più che sufficiente che ogni tanto esca qualcosa.
E quando mi leggono più di due persone se mi apro un blog io?
"Solo per segnalare che proprio sul tema che è diventato oggetto del thread, la democrazia in rete, uscirà una mia riflessione sul numero 4/2007 di Libertaria che dovrebbe uscire a breve (se non è già in libreria)"
Ambe' adesso c'e' pure lo stacco pubblicitario, cia' ragione achab i blog non sono piu' quelli di una volta ;o) ... si skerza ovviamente!
prefe, anch'io come te ogni tanto butto li un'idea ad Alberto, con scarsi risultati.
Ma neanche io me la prendo per gli stessi per cui non te la prendi tu. Anch'io non ho tempo-voglia di aprirmi un blog e sarei incapace di attrarre piu' di 5 lettori (inclusi i miei parenti).
Pero' magari Achab e' piu' permaloso di noi.
Scherzi a parte, io sono assolutamente affascinato da questo tema, la democrazia in rete. E ovviamente, curiosissimo di leggere cosa scrive alberto in proposito. Però mi piacerebbe che ne nascesse una tavola rotonda. In rete circolano da tempo, su diversi siti e blog, diverse opinioni in merito e un paio di mesi fa ne era nata anche una discussione stupenda e accesissima. Credo sia un tema fondamentale. Che va sviscerato.
Walter Benjamin negli anni trenta scriveva cose simili a proposito della corrispondenza operaia nell'Unione sovietica. dove il lettore da semplice lettore, intervenendo, sulla stampa diventava autore. E prefigurava una visione anarcoide (la cosiddetta prospettiva utopistica, poi sviluppata anche nel saggio sull'"opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica") in cui attraverso la stampa operaia, la fotografia e il cinema, cadesse la distinzione tra lettore, spettatore e autore, produttore. E venuta meno questa distinzione, si risolvessero ogni tipo di controversia sociale. E' appunto una prospettiva affascinante ma, come detto, definita poi dalla critica come "utopistica". Ogni tanto penso a cosa quella straordinaria mente del secolo scorso avrebbe pensato, detto e scritto di Internet. Morì suicida, braccato dalle SS.
mi faccio pubblicità anch'io e se trovo il tempo, butterò giù qualcosa anche io sul mio sito.
Solo per aggiungere che i post in arrivo dal form superano ormai stabilmente i 150 al giorno. Diamo la preferenza a quelli col format tipico di OMB: citazione, link all'articolo, commento. Difficilmente riusciamo a leggere tutto comunque.
A margine: ho sempre la sensazione che a pochi sia chiaro il casino che comporta la gestione di questo giochetto.
Un ultima cosa relativamente al rapporto tra lettori e commenti. Secondo me un rapporto 1.000 a 1 tra chi legge e chi anche scrive è realistico. Io stesso sono un letore avido e uno scrittore parco e come me tanti. Ovviamente c'è anche tanta gente che scrive senza leggere :-)
achab, ancora non mi hai risposto (TERZA volta che te lo chiedo): cosa diamine vuoi, in concreto? Che OMB dia democraticamente spazio agli iscritti di Forza Nuova, sennò non può dirsi veramente democratico?
I giovani studenti romani, interpellati dai veltroniani sulle primarie così han risposto:
"LE PRIMARIE?
CHE SO? EQUAZIONI ?
A NO..SO ELEZIONI..
E DO SE FANNO? IN AMERICA?"
lorenzo, non mi interessa risponderti, più semplicemente. perchè da quello che scrivi, significa che non hai capito niente di ciò che ho detto.
effettivamente lorenzo achab è stato chiaro.
puoi non condividere , ma non ha detto di dare spazio a FN e non parlava di OMB e basta...
Da tempo curo i blog e i forum di un'associazione. Il forum è free e spesso abbiamo dovuto cancellare messaggi di pazzoidi (dall'analista junghiano che postava interventi deliranti completamente fuori tema al pornografo che metteva link a filmini genere sadomaso). Mentre il blog è filtrato, anche se in genere pubblico tutto, tranne quelli che mandano messaggi anonimi. I visitatori del forum sono alcune centinaia al giorno mentre quelli che scrivono sono una decina o poco più, in genere sempre gli stessi. Frequento OMB da non molto ma ho notato che anche qui, gli interventi sono firmati da poche persone, quasi sempre le stesse. E' un meccanismo che abbiamo provato a studiare da noi in redazione, tentando in tutti i modi di allargare la platea dei forumisti, tentativi tutti più o meno falliti.
Oh, mamma. Di Forza Nuova achab non ha certo parlato, semplicemente perchè era una mia provocazione... Ha parlato però dei (presunti) limiti democratici dei blog, con insistenza e con ragionamenti che a me appaiono tortuosi e forzati. Ditemi dov'è la consequenzialità di questo ragionamento, da cui è partito il tutto: "Un blog in quanto tale, dovrebbe nascere per far intervenire. Però poi la maggior parte interviene per insultare o insultarsi o non interviene proprio. Ma allora c'è qualcosa che non va nel modello partecipativo proposto da un blog". Mah! Io apro un locale, chessò, di musica jazz; la gente - che notoriamente capisce poco o nulla di musica - arriva tutte le sere al locale ubriaca, entra, fa casino, pretende di sentir suonare roba da discoteca e se ne va bestemmiando e senza pagare: la colpa di chi è? Di chi ha aperto il locale?
Più interessante mi è sembrato uno degli ultimi interventi di achab in cui si vagheggiava l'idea del lettore che "da semplice lettore, intervenendo, sulla stampa diventava autore": per quanto riguarda OMB, ma prima ancora Indymedia, mi pare già da tempo una realtà. Forse qualcuno non se ne è accorto.
Ehi, ci avete preso gusto a far girare la ruota degli accessi! Complimenti. Democratici, si intende:-)
p
Visionare please... (link sul mio nome)
"“i” is a meditation on the relationship between media and power as it is manifested by the worlds largest all volunteer network of media activists — Indymedia. The feature-length documentary follows the first year of a small collective in Buenos Aires as it struggles amidst assassinations, a collapsing economy, and a whirlwind of political upheaval."