Gran curriculum..ma lavorare, mai nella vita?
(che so, tra una partitina di basket, un profonda lettura di orengo e un salto agli allenamenti dell'inter?)
non siate qualunquisti, la politica è anche un lavoro vi cito a caso leader che come dice dedalus non hanno mai lavorato in vita loro o hanno svolto attività politiche o parapolitiche: mitterand, chirac, gonzales, brandt, karamanlis, blair,craxi, simon peres, soares, woitila, palme, fraga iribarne, suarez etc etc
Come vedete c'è in genere una prevalenza del centro sinistra ma non di molto.
Quindi stante i criteri della selezione meritocratica elettorale, per avere un brandt bisogna mettere in pista 100 mirabelli, succede in ogni professione. L'aver fatto il funzionario di partito non è anch'esso un dato negativo anzi in genere nelle aziende il responsabile risorse umane o il capo del personale sono figure chiave. Semmai la domanda è un altra perchè non se ne vanno quando perdono? anche se temo che la risposta sia piuttosto semplice perchè non c'è ricambio all'altezza e questo si che è drammatico. Quanto poi a come si presenta il mirabelli da solo è evidente che manca di professionalità anche nel fare una biografia, spenda un pò dei suoi soldi per qualche collaboratore meno naif, impari da maiorino
E allora? che male c'è? Sono "argomentazioni" queste?
Semmai la domanda è un altra perchè non se ne vanno quando perdono?
Appunto perchè non hanno altro mestiere con cui campare. Ti sei risposto da solo.
mi spiegate perchè ce l'avete tanto con questo signore? non mi pare abbia fatto cose così riprovevevoli da essere messo alla berlina una volta alla settimana. Non sara un genio ma mica deve essere un genio uno a cui viene chiesto di tenere aperto delle sezioni, gestire delle tessere e organizzare delle manifestazioni. Mica penserete che sia lui ad essere responsabile delle scelte delle candidature in regione, comune, parlamento? è un funzionario come tanti altri, con uno stipendio da dirigente come tanti altri nella pubblica amministrazione e nel para stato (cui i partiti si possono inserire, essendo mantenuti da soldi pubblici). A me sta pure simpatico uno che dice che legge Nico Orengo per darsi un tono, sarebbe come dire che mi sto preparando agli esami di filosofia teoretica leggendo sgarbi, è un naif, lasciatelo in pace suvvia.
Gennaro: come ho avuto modo di dire più volte, questo signore (certo una bravissima persona) impersona il disastro della sinistra milanese. Ergo si cucca la bile che noi elettori, da anni, versiamo a ogni tornata elettorale. Questo signore, dopo la sconfitta alle amministrative di cui porta tutta la responsabilità (sia che sia lui a decidere, sia che sia il burattino di altri), avrebbe dovuto fare una cosa sola: dimettersi, togliersi di torno. Avrebbe avuto due vantaggi:
1) gli sarebbe rimasto lo stipendio da 11K + il compenso da CdA (che peraltro, avesse un po' di decenza, lascerebbe a qualcuno che non lo può sommare a 11K come lui)
2) avrebbe dato ad altri la possibilità di provare strade politiche diverse. Il rischio è nullo, salvo la vittoria in provincia fortemente voluta dalla destra, qui non si vince nulla da un quarto di secolo.
Ecco, se permetti uno come questo qua, che racconta letture di quel genere, non ha titoli e guadagna dieci volte più di un ricercatore universitario senza avere il benché minimo merito salvo quello di aver cammellato nel partito, bè, a me non fa tenerezza. Mi fa incazzare pensando a che paese di peracottari è questo in cui ci tocca vivere.
...dunque lo attacchiamo prendendo spunto da qualsiasi pretesto, compreso il fatto che abbia avuto l'"ardire" di aprirsi un blog? dai, se si predica "il dovere di dare informazioni serie", si cominci pre primi. Se non è un po' troppo comodo.
achab: l'informazione utile non è che Mirabelli ha aperto un blog (lo sapevamo già), ma che anche oggi in quel blog c'è un pezzo di irresistibile comicità. L'informazione seria è che lo stesso Mirabelli spiega a chi non ha nè titoli di studio nè particolari esperienze lavorative come fare a guadagnare quasi 20.000 euro.
achab bentornato ;)
non capisco cosa vuol dire chi non ha titolo di studio o particolare esperienze. Ne veltroni ne d'alema ne bill gates ne pippo baudi hanno titoli di studio che giustifichino il loro ruolo e stipendio, ma vivaddio mi auguro che in una società democratica non sia il titolo di studio a garantire lo stipendio elevato. Quanto alle particolari esperienze chi ha gestito una organizzazione di migliaia di iscritti diffusa sul territorio ha le qualità dei migliori cacciatori di teste o esperti di personale delle migliori aziende.
Fate prima a dire che vi sta sui coglioni, del resto legittimo, e che essendo un uomo pubblico potete dirglielo tutte le volte che volete. ma non accampate criterimeritocratici che sembrano quelli della binetti sui dico.
Caro Biraghi,
mi colpisce sempre di più la tua malafede che ti porta a raccontare sempre ciò che ti è utile per "insultare" le persone e così sbeffeggi la biografia, accusi gente che lavora 14 ore al giorno da anni di essere fannulloni, ma ti dimentichi che nello stesso mio blog sono indicate le iniziative e il lavoro fatto in questi anni sui problemi reali delle persone. Mi colpisce anche la tua totale indifferenza per le persone le loro storie i loro sentiment.i Offendi senza umanità, senza rispetto, senza le elementari regole di convivenza. Su tutto questo non posso far niente la rete è democratica ma tu hai il controllo e il potere e lo usi per vomitare i tuoi giudizi tanto sei irresponsabile fai ciò che vuoi, descrivi la realtà come ti piace e non come è. Posso invece chiederti di smettere di dare cifre inventate sui miei redditi e sui miei guadagni. Ogni anno deposito la mia dichiarazione presso il consiglio regionale puoi attingere da lì le informazioni senza inventartele e se vuoi puoi anche recuperare quelle precedenti e guardare quelli che tu vorresti parassiti come hanno campato con una famiglia a carico fino a 45 anni. Per poi essere eletti, capito, eletti da 13000 e passa elettori che almeno valgono quanto te e probabilmente passano il proprio tempo lavorando e non insultando le persone sfogando le proprie frustrazioni.
Franco Mirabelli
dai Franco, non prendertela! Dicci invece quanto guadagna il Mirabelli senza obbligarci a aspettare l'esito delle ricerche in Regione
"Offendi senza umanità, senza rispetto, senza le elementari regole di convivenza". Cioè, ammesso che qui si voglia offendere e non denunciare una situazione paradossale, bisognerebbe offendere con garbo, delicatezza, rispetto e bonton? Mirabè, ma che cazzo vai scrivendo?
L'altra cosa è quella del potere. Non ho capito, il consigliere regionale, dirigente del primo partito della sinistra locale, col culo posato su una poltrona in consiglio di amministrazione dell'acqua che beviamo tutti i giorni viene qui e accusa uno che fa il blog aggratis di avere "il potere". Mirabè, ma che hai fatto, scuola da Silvio, quello che i comunisti hanno il potere e non mi lasciano lavorare?
Siamo seri per favore...
Secondo me il titolo di studio del Mirabelli si evince dalla sua prosa aulica.
Ho letto e riletto il post. Secondo me di insulti non ce ne sono. Non posso dire altrettanto della risposta del signor Mirabelli, che tira in ballo vomito e altre piacevolezze. Aggiungo che secondo me 13000 voti in Lombardia per un segretario di federazione non sono cosa di cui vantarsi troppo, anche perché da quello che mi risulta ci sono stati candidati privi di appoggio del partito che ne hanno avuti ben di più. Insomma, non porterei quei voti come valore. Se poi Mirabelli fosse un politico, anziché incazzarsi potrebbe provare a spiegare perché dopo la sconfitta a Milano nessuno abbia sentito il dovere di dimettersi. Ma evidentemente i politici sono un'altra cosa.
Ma quale sarebbe la situazione paradossale? leggo solo insulti da parte di persone che non conoscono che non rispondono, contrariamente a me, di ciò che dicono! Leggo insulti che non si misurano con ciò che faccio, col perchè lo faccio, col fatto che ci sono anche persone che mi hanno eletto in consiglio, che mi hanno eletto segretario, che non la pensano come voi. Leggo una terribile voglia di insultare e non di capire. D'altra parte Biraghi lo scrive, ha bisogno di un capro espiatorio di un bersaglio, peccato sia una persona in carne ed ossa, che ha un figlio e affetti che potrebbero leggere le vostre ingiurie. Lo so dovrei fregarmene forse sono naif. O forse sono io quello normale che pensa che le persone vadano rispettate, che non ha una curiosità morbosa per come vivono gli altri, che non passa le giornate a ricercare pretesti per sbeffeggiare e offendere, che ha la sua vita, la sua storia e non capisce perchè anzichè discutere di ciò che faccio e penso nel merito, si prendono dei pezzetti e li si usa per sfogare odi repressi e veleni accumulati. Basta così ora continuate pure a divertirvi.
La situazione paradossale è quella per cui un consigliere delegato segretario federale (penati) diventa presidente della provincia e il suo sostituto designato al partito (Mirabelli) los ostituisce anche sulla poltrona dell'acqua potabile.
Signor Mirabelli, io non sono né un cinico, né un pericoloso girotondino. Immagino che se a suo figlio capitasse di leggere queste pagine, lei non avrebbe difficoltà a spiegargli che è tutta fandonia e insulto. Quindi le chiedo, serenamente e senza voglia di divertirmi, visto che contribuisco a pagare i suoi stipendi, di spiegarmi come spiegherebbe a suo figlio in nome di quali competenze lei siede nel consiglio di amministrazione della società che gestisce l'acqua potabile. Voglio dire, con tutto il rispetto per i suoi elettori, non crede che queste spartizioni di poltrone usate come premio ai ranghi del partito siano una delle sciagure vere dell'Italia?
Grazie se vorrà rispondermi nel merito.
Roberto, io non sono milanese, e tutto quanto apprendo sulla politica della vostra città lo devo ad Alberto e a OMB.
Che la situazione dei DS lì sia critica lo vedo da fuori, e da qui dentro ne scopro alcune ragioni, questo da tempo.
Ora, che dopo una sconfitta (e dopo due, tre, dieci, cento) nessuno senta il dovere di dimettersi, è cosa esecrabile: ma (e ti prego di non leggere le prossime parole come un "visto che lo fanno tutti", non è così) le critiche a Franco Mirabelli per le mancate dimissioni partono dunque da questo presupposto?
Certo, critichiamolo pure per questo motivo: ma allora apriamo un post per ogni esponente, di ogni organizzazione che, a fronte di un fallimento, non si sia dimesso. (Poi magari rileghiamo l'enciclopedia che ne viene fuori).
Lo critichiamo perchè qualcuno l'ha posto a dirigere un ente che gestisce qualcosa su cui egli non ha competenze? Idem come sopra.
Anch'io preferirei che, ai posti che richiedono competenza, sedessero persone che tali competenze effettivamente hanno.
In Italia non è così, a partire dai Ministri per arrivare agli enti locali. Ma non per colpa di Mirabelli. Che magari non si sottrae, non si dimette, non rinuncia e tantomeno denuncia.
Ma di tutti questi problemi, che sottolineo sono verissimi (e anche ampiamente risaputi, direi...), mi pare un po' pretestuoso prendere il blog personale di Franco Mirabelli per partire con una discussione su argomenti tanto vasti. Mi pare poco credibile che l'intenzione sia davvero questa.
(PS: un bentornato ad Achab anche da me)
sig mirabelli, capisco che sia seccante veder parlare di sè da sconosciuti ed in modo non elogiativo, tuttavia questo è il prezzo che si paga se si ha una vita pubblica, come un attore o un cantante fischiato diciamo che fa parte del mestiere. Del resto i fischiatori sono in genere quel popolo di girotondini, comitatari, liberi pensatori, radical chic, militanti ortodossi che hanno negli anni fischiato i di lei avversari. Oggi che lei è al governo le tocca quella razione di fischi che negli anni ha contribuito a dispensare. Non si preoccupi i fischi passano i vitalizi restano.
Dunque Oppi, secondo te chi si siede sulla poltrona, ovvero trae vantaggio dalla stortura del sistema, non artefice ma pedina, non è colpevole? Non credi che dopo le tonnellate di discorsi sul partito "dal basso" sarebbe ora di cominciare a responsabilizzare questi personaggi che non fanno nulla per cambiare una situazione per loro molto comoda? Non credi che il cambiamento ci sarà quando ogni persona che fa politica, a ogni livello, si deciderà ad agire davvero in favore della collettività? Quali speranze può avere il Partito Democratico se i presupposti su cui nasce sono tirare in ballo i figli per rispondere a una critica politica (per quanto feroce)? Che differenza (politica :-) c'è tra Mirabelli e Berlusconi? Com'è possibile che anche tu - che presumo sia molto giovane - sei già disposto a delegare agli alti ranghi anche onestà e coerenza dei singoli? Quanto sei diverso dal "lo fanno tutti" di Craxi?
Dunque Roberta in 10 righe hai istituito un tribunale, hai espresso la tua scala di valori e di giudizi in merito all'istituzione di un codice di comportamento, hai definito il tuo ruolo adulto - in presunzione - e paternalisticamente (scusa il bisticcio) rimbrottato Oppi, hai stabilito dei valori fondanti sul Partito Democratico (che c'azzecca), hai dimenticato gli occhiali politici e non - tra berlusconi e mirabelli - alcune differenze ci sono, ed infine hai proposto un interessante argomento sulle deleghe e dimenticavo l'ingrediente Craxi.
E tutto questo partendo da un autoironico "Fuoco sulla Crocerossa" già perchè è nel titolo che si riconosce l'intento giornalistico di alberto, che poi è quasi sempre ribadito nei blog che propone sul buon mirabelli, un tormentone nel tormentone.
E allora mi sono permesso di seguire le tracce lasciate da alberto, e trovo giusto che il segretario della federazione eletto dagli iscritti ai democratici di sinistra, sia consigliere di una società a capitale interamente pubblico col ruolo di -
definizione delle strategie di alto livello per tutto il gruppo (sinergie tra singole Società, costituzione e partecipazione ad altre Società, fusioni, incorporazioni, scissioni di rami d’Azienda);
individuazione delle macro-aree territoriali di azione per le società del gruppo;
prospettazione e ricerca di nuovi business;
previsione, ricerca e realizzazione di alleanze, sia territoriali che funzionali;
definizione delle linee di indirizzo finanziario e amministrativo;
assegnazione degli obiettivi strategici e di ricettività;
realizzazione di piani di investimento previsti. -
Perchè è questo che mi aspetto dai dirigenti del partito a cui sono tesserato e a cui ho affidato la mia delega ed è a loro e contro contro a loro che nelle sedi appropriate e a viso aperto esprimo e faccio valere le mie critiche politiche, su errori o omissioni. Su di un blog posso solo esprimere oppinioni nella logica della proposta di discussione, ed in questo condivido il pensiero di Oppi.
Vedi Paolo, io leggo quotidianamente e partecipo spesso. Tu invece salti su quando si toccano i tuoi (uso un'espressione cara all'autore di queste pagine) "maggiorenti". Legittimo, se però si evita di fare quello che fai tu, ovvero sommergere ogni idea con un fiume di parole che significano tutto e nulla.
Io non faccio processi, io dissento, com'è mio diritto e dovere, dall'operato di questi burocrati di mezza tacca. Ricordo che Mirabelli è uno che ha perso tutto, soprattutto ha perso le elezioni comunali che avrebbero potuto/dovuto essere vinte, ma è ancora lì a spiegarci il Partito Democratico. E invece il PD ha una sola speranza di nascere: sbarazzarsi di tutti i Mirabelli del mondo e fare spazio a persone nuove.
Nel merito vorrei sapere quali siano le competenze che Mirabelli mette in campo per svolgere al meglio le attività che elenchi. A me sembra che solo per la prima voce sia necessario un master postdoc in Bocconi. Non risulta che Mirabelli ne sia in possesso, né risulta che una qualunque azienda privata affidi a un liceale (liceo? Speriamo almeno quello...) perdipiù privo di esperienza specifica sinergie, partecipazion e fusioni di società. Lo fa invece il pubblico, per foraggiare i propri portaborse, col risultato che poi finiamo a vedere la replica esatta di quello che è successo in provincia con Serravalle (e che se non ci fosse OMB verremmo a sapere poco e male dal Giornale di Veronica).
Forse dovresti iscriverti un po meno ai DS e un po' di più a OMB.
Vedi Roberta potrà apparirti strano ma anch'io come molti altri leggo molto e partecipo spesso, come molti e "salto" quando si toccano i valori di cui sono orgoglioso nel bene e nel male. Valori storici che prescindono dal partito e dalle sue componenti, ma quegli stessi valori che apparentemente tu stessa dici di condividere. Sono orgoglioso di essere italiano, sono orgoglioso di vivere anche questo momento storico, sono orgoglioso di poter contribuire a far crescere la coscienza della necessità di discontinuità di certi modi di agire. Vivo costantemente il senso delle istituzioni, e costantemente le vedo svilite eppure sono orgoglioso di quel (poco) che abbiamo.
A differenza di una società privata stiamo parlando di una società pubblica, che controlla delle risorse primarie ed infrastrutturali, l'acqua ed il suo trasporto, sul territorio lombardo. E allora ritengo vitale che il consiglio di amministrazione abbia valenze di governo politico, della società.
Nel merito non credo che sia il master in bocconi che possa consentire una equilibrata gestione politica ed infatti mi aspetto altro e non dal consigliere mirabelli ma dal consiglio di amministrazione tutto.
Di più, non credo che un titolo di studio possa ritenersi un merito, ho colleghi ed amici, cui non affiderei il mio corpo o la spiegazione di un telecomando.
Vorrei capire dunque da dove nasce il tuo giudizio sull'esperienza di mirabelli ma soprattutto vorrei capire quali fatti concreti ti consentono di affastellare i tuoi giudizi in sentenze. Se si limitano ai blog ti consiglio di riprendere in mano gli archivi e seguire in modo critico le tracce lasciate da alberto, se poi ami leggere e ne hai il tempo ci sono migliaia di pagine sui verbali della provincia, del comune e della regione che riguardano anche la Serravalle.
Per ultimo ti giro quanto mi solleciti dovresti forse partecipare alle attività di sezione senza necessariamente iscriverti che iscriverti a OMB.
né risulta che una qualunque azienda privata affidi a un liceale (liceo? Speriamo almeno
roberta non dire sciocchezze, metà delle medio piccole imprese italiane sono gestite da forse diplomati, l'idea che l'impresa sia legata alla formazione e non alla qualità della persona è semplicemente ridicola. è lo statale che ritiene la laurea più importante del rischio d'impresa. Io ho avuto fattorini laureati e dirigenti che non avevano mai letto un libro ma conoscevano il mercato a menadito.
paolo permettimi in parte di dissentire.
vero che un consiglio d'amministrazione ha bisogno di avere al proprio interno non solo figure tecniche ma figure politiche in grado d'indirizzare e caratterizzare scelte di merito ed opportunità nell'interesse collettivo piuttosto che quello privato.
Anzi! proprio l'intreccio tra l'interesse pubblico con la metodologia dell'imprenditoria privata sarà la futura scommessa della nostra economia, è su questi temi che lo stesso ministro bersani si sta faticosamente muovendo e chiedendo a tutti noi fiducia e collaborazione.
Il punto penso non sia questo, non sono certo i titoli di studio a sollecitare la giusta sensibilità a non dimenticare gli interessi dei cittadini a cui sono rivolte le azioni di governo di qualsiasi amministrazione, pubblica o privata che sia.
Quello che si cerca di fare con questo blog e che una sezione di partito non può fare, non certo per cativa volonttà ma proprio per la differenza dei ruoli territoriali, è quello di aprire le porte della pubblica amministrazione a tutti indistintamente.
Si apre il Palazzo d'Inverno a coloro che con il voto delegano l'azione a costo di rimanere impigliati nella rete dell'esposizione che la pubblica attenzione richiede.
non dobbiamo temere che alberto biraghi ponga queste domande , se ci sono gli argomenti giusti e le motivazioni corrette anche un miscredente come lui sarà facile oggetto di altrettanta attenzione e derisione.
maria
Vogliamo unire la competenza al titolo di studio? Che competanza hanno i mille e mille Mirabelli che invadono i pubblici CdA (e ripeto, qui su OMB ne abbiamo lette di ogni sulle storie di ASAM e Serravalle, anche lì Biraghi lo scrive per antipatia personale?) senza altro titolo di merito che aver portato borse per decenni. Siate sinceri, almeno con voi stessi, questa occupazione indiscriminata di poltrone è un parassitismo che sta devastando il paese.
Paolo, forse un po' meno orgoglio e un po' più capacità di discernere aiuterebbe anche te a superare il limite italico di essere tifosi anzichè cittadini-elettori. Anche io non credo determinante il titolo di studio, ma l'esperienza sì. E non vedo nel curriculum di Mirabelli una sola riga che giustifichi la sua posizione in quel CdA. Se mi sfugge qualcosa non chiedo che di essere messa al corrente.
Bene ragazze e allora fuori il metodo! E poi Fuoco sulle Crocerosse, ma non riduciamo la rete in una metafora della torre di babele.
In questi giorni, in questo mese tutti gli iscritti si stanno confrontando e votando sulle mozioni di fassino, mussi e angius. In altre parole è l'assemblea dei soci del partito democratico di sinistra, sarà messo in discussione l'operato degli amministratori e sul tavolo è il presente ed il futuro della storia di una grande componente dell'Italia. Orgoglioso? senza alcun dubbio. Pronto a confrontarmi sempre, ad alternative sempre. Il bene della collettività non è una partita di calcio, ne si risolve in un campionato, o in una sezione DS o in una campagna politica. La gerontocrazia è un tema che affligge la nostra storia sin da Cicerone e Catilina e non si è mai risolta attraverso giudizi ma attraverso azioni. E continuo a leggere giudizi, mai proposte. Ed è questo che mi aspetto!
paolo continui a compiere l'errore che ha allontanato gli istritti da partito, dare le cose per scontato e pensare che i nostri argomenti e discorsi siano dominio di tutti e non solo nostro è l'errore che ormai affligge il nostro partito, un errore di comunicazione gravissimo.
il metodo io l'ho suggerito mai sottrarsi a fornire spiegazioni alle domande che vengono poste, io non sono di milano ma leggo omb da almeno un anno, in tutto questo tempo alle domande irreverenti e anche tediose di alberto biraghi non ho mai letto nessuna risposta che vada oltre la disputa personalistica da nessuno degli amministratori e politici milanesi.
avere un incarico pubblico obbliga gli investiti del ruolo a non sottrarsi all'onere della risposta, esattamente come vediamo fare nei faccia-faccia americani , questa è democrazia saperla esercitare comporta il dovere di non sottrarsi ai detrattori, poi se alberto biraghi è un mitomane saranno i lettori di omb a deciderlo dalla lettura dei 3d e del dibattito visto che nessuna risposta viene nè censurata nè filtrata a meno che non si vada nel vituperio.
maria
Gentile sig. Biraghi che tristezza e quanta demagogia. I casi sono due, o lei è segretamente innamoratpo di Mirabelli e non sopporta che lui sia innamorato di un'altra donna, o dietro la maschera di sincero democratico si nasconde il fratello gemello populista di Calderoli.
Dal Sud con furore niente di tutto questo è solo che alberto ha l'esclusiva della biografia di Mirabelli e la pubblica a puntate.
mirabelli-biraghi, un dico non riuscito? un pacs occulto?